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PERCHE’ E’ FALLITA LA SVB, AUMENTO DEI TASSI E COSA C’E’ DA IMPARARE…IN PAROLE SEMPLICI

Ormai è sulla bocca di tutti: il fallimento della SVB spaventa mercati ed investitori.

Ma come comprendere in parole semplici le cause che hanno portato al fallimento e come governarne i rischi connessi?

La SVB era una banca specializzata nella clientela delle start up, ovvero le aziende di nuova costituzione, con particolare focus sulla tecnologia. Non a caso la banca portava il nome del distretto più conosciuto al mondo, la Silicon Valley appunto.

Torniamo alle cause del dissesto: le start up tecnologiche, come abbiamo visto principali clienti della banca, hanno negli anni scorsi visto un momento di splendore, anche in concomitanza della crisi pandemica. Questo ha portato a generare molta liquidità che è stata depositata nella SVB.

Con l’aumento violento e repentino dei tassi di interesse iniziato nel 2022 e che ancor oggi in corso, molte di queste aziende hanno dovuto mettere mano alla liquidità prima accumulata.

Quindi hanno attinto dai propri depositi. La Banca tuttavia aveva investito queste somme in titoli di stato statunitensi di lunga durata, alla ricerca di rendimenti più alti in un momento ricordo, in cui i tassi erano ai minimi storici.

Necessitando di liquidità la banca ha dovuto vendere tali titoli, che tuttavia scontavano una diminuzione importante di prezzo proprio a causa dell’aumento dei tassi iniziato nel 2022.

Da qui le prime tensioni che poi, come in una spirale dantesca, hanno portato a instillare tra i clienti dubbi sulla solidità della banca e quindi ad una vera e propria corsa agli sportelli, che non ha fatto altro che amplificare il problema di partenza.

Certamente non un fatto positivo dopo anni di difficoltà tra pandemia, guerra, crisi delle materie prime, inflazione e aumento dei tassi.

Dai dati ad oggi disponibili tuttavia, pare eccessivo paragonare questo fallimento a quello della Lehman Brothers che certamente tutti ricorderete. Le connessioni con le altre banche sembrano essere sostanzialmente diverse e il core business della SVB molto concentrato su una clientela specifica come precedentemente visto.

In conclusione questa brutta storia a ben vedere non è altro che l’ennesima conseguenza di un aumento dei tassi che, nella speranza di arginare spinte inflazionistiche, ha portato ad aumenti dei mutui per le famiglie, una aumento dei costi per le aziende, un deprezzamento dei titoli obbligazionari, specie di lunga durata, eventualmente presenti nei portafogli dei risparmiatori.

Che cosa possiamo imparare da questa lezione:

che anche gli asset apparentemente più sicuri come i titoli di stato nascondono rischi,

che anche le polizze assicurative baluardo di protezione del capitale debbono correttamente essere pianificate all’interno di un portafoglio diversificato

e che dobbiamo essere continuamente pronti a monitorare il rischio del nostro portafoglio in quanto il mondo è estremamente più connesso ed i mutamenti sempre più repentini.